Il Direttore Sportivo Marco Valentini questa mattina ha tenuto la conferenza stampa di fine anno allo stadio Del Duca: è stata l’occasione per fare sia un bilancio sportivo dell’anno solare sia il punto della situazione dopo la conclusione del girone di andata della s.s. 2022/23. Il DS ha tracciato anche le linee guida in vista del prossimo calciomercato.

Partita di ieri“C’è un velo di rammarico e di tristezza, ma va fatta un’analisi a 360° dell’annata solare: complessivamente è stata un’annata positiva, forse la migliore dell’Ascoli Calcio degli ultimi 6-8 anni e questo deve rendere orgogliosi tutti coloro che lavorano per l’Ascoli, così come i tifosi, la città, la proprietà, vuol dire che si è intrapresa una strada giusta”.

Analisi della classifica: “Se guardiamo oggi la classifica, siamo noni a un punto dall’ottava, lo scorso anno in questo periodo eravamo noni a un punto dall’ottava; significa che siamo allo stesso livello, ma la posizione di quest’anno ha un valore diverso: quest’anno il campionato è più complicato, è livellato verso l’alto, inoltre parliamo di una squadra che in estate ha venduto, ha fatto cassa perché c’erano da sistemare situazioni pregresse; giochiamo mediamente con 4-5 under, cosa che l’anno scorso non avveniva e siamo l’unica squadra fra le prime 10 a giocare mediamente con 4-5 under. E in qualche partita è capitato anche di averne in campo 7-8. Nella nostra mentalità non ci accontentiamo del nono posto o di qualche prestazione, ma, quando si anno 4-5 under in campo e 10 in rosa, ci sta di avere qualche prestazione altalenante e di non avere continuità. La differenza fra over e under, al di là delle qualità, è la continuità di rendimento, i giovani arriveranno ad avere continuità, come è accaduto a Collocolo e Caligara che l’anno scorso non giocavano spesso, ma quest’anno stanno avendo continuità e stanno crescendo le prestazioni individuali insieme a quelle della squadra”.

Politica Ascoli: “Quando sono arrivato all’Ascoli mi era stato chiesto di ringiovanire la squadra, di sistemare alcune situazioni pregresse e di cercare di fare buoni campionati, stando nella parte sinistra della classifica, agganciati al treno delle migliori. Oggi lo siamo, ma, se vogliamo restare agganciati o entrare fra le migliori, dobbiamo crescere su tanti aspetti”.

Ostacoli incontrati nell’ottobre 2021, quando il DS arrivò all’Ascoli e quelli incontrati in questa stagione: “Inizialmente c’era una situazione ambientale depressa, non c’era un clima di fiducia. Il merito di questa squadra  – e in parte dell’allenatore dell’anno scorso – è di aver ricreato entusiasmo. Lo abbiamo visto anche ieri, ma ci sono state tante altre occasioni, su tutte cito la prima partita con la Ternana, il giorno prima di Ferragosto c’erano 9.000 persone allo stadio. Ieri c’è stata un’altra testimonianza, ma non siamo stati in grado di ripagare con risultato e prestazione la cornice che c’era.

Aver ringiovanito la squadra era un altro aspetto necessario, l’anno scorso era una squadra tendente al vecchio, quest’anno al giovane, è la strada giusta da percorrere, affiancati a calciatori di categoria che abbiamo”.

Trend al Del Duca: “Oltre ai numeri bisogna guardare le prestazioni, ci sono state partite in casa che non abbiamo vinto o addirittura abbiamo perso, mi vengono in mente Como e Modena. Col Como c’era stata una grande prestazione anche in inferiorità numerica, non so se c’è una spiegazione razionale, la nostra è una squadra muscolare, grintosa, di gamba, certi giocatori per caratteristiche si trovano più a loro agio nel ripartire che nel fare la partita. Per restare agganciati al treno delle migliori questa tendenza va invertita, l’Ascoli è sempre stata forte fra le mura amiche, anche in passato le fortune si sono costruite in casa”.

Infortunio Leali: “Leali è fra i 2-3 migliori della categoria, non averlo avuto è stato un deficit, non ci sono esempi di altre squadre che hanno perso il portiere titolare per più di tre mesi, quindi non si possono fare comparazioni. Guarna va ringraziato, l’anno scorso aveva giocato 1-2 gare quando Leali aveva il Covid, negli anni precedenti non aveva mai giocato e ritrovarsi dopo tanto tempo in campo per 12-13 partite non è sicuramente facile. Lo ringraziamo per le partite che ha giocato, ha dato il massimo, si è calato dentro alle nostre dinamiche, resta il fatto che Leali è il portiere titolare, sappiamo tutti cosa significa averlo e non averlo”.

Cambio modulo: “Nelle valutazioni estive avevamo considerato la possibilità di più moduli perché si può cambiare anche nel corso di una gara, ancor più quando hai 5 cambi a disposizione. Abbiamo preso calciatori che potessero interpretare più moduli, ad esempio Giordano l’anno scorso a Piacenza ha iniziato nel 4-3-3 poi quando sono passati al 3-5-2 faceva il quinto a sinistra; idem Donati, l’anno scorso è passato dal 4-3-3 al 3-5-2 facendo il quinto a destra. Le nostre mezzali possono ricoprire entrambi i sistemi di gioco. Siamo partiti con un modulo per valorizzare alcuni calciatori in rosa, ma è stato bravo l’allenatore nel non intestardirsi e nel trovare con un’altra soluzione la giusta compattezza di squadra, è evidente che quando si è cambiato la squadra ha trovato solidità difensiva, quadratura, forza, autostima e siamo andati avanti su questa linea e su questa procederemo”.

Buchel: “Marcel è stato fermo per più di un mese per una fascite plantare, infortunio fastidioso. Nel corso di questo mese la squadra ha trovato solidità ed equilibrio e poi, per la nostra mentalità di gestione del gruppo, il posto bisogna riconquistarselo. Non solo Marcel è stato fuori per infortunio, Dionisi nella prima parte di campionato non giocava, ma il posto se l’è conquistato a suon di prestazioni, Simic nella prima parte di campionato non giocava, ma il posto se l’è conquistato anche lui a suon di prestazioni, Eramo a inizio campionato non giocava e magari era considerato un’alternativa, ma da Bari in poi il posto se l’è conquistato e sudato. E’ un discorso che vale per tutti. L’allenatore non ha preclusioni per nessuno, i giocatori devono metterlo in difficoltà nelle scelte, chi non gioca è perché non sta mettendo in difficoltà l’allenatore, chi entra deve fare meglio di chi sta giocando”.

Falzerano: “L’anno scorso è stato uno dei migliori quinti del campionato, può ricoprire più ruoli, può fare l’esterno di attacco, può fare il quinto, è un giocatore di categoria, negli allenamenti va a duemila all’ora, gli sono state date opportunità, lui stesso sa che non sta rendendo per le sue possibilità, l’allenatore gli ha dato anche ieri l’opportunità perché la meritava, si allena sempre con grande professionalità e serietà”.

Attacco: “A livello numerico siamo a posto, ma nelle nostre valutazioni probabilmente qualcosina manca, se ci sarà un’uscita ci sarà un’entrata degna dell’uscita o anche di valore maggiore. Il mercato di gennaio è particolare, la finestra temporale è più piccola, bisogna essere chirurgici, l’anno scorso abbiamo approfittato di alcune situazioni, abbiamo fatto un’uscita importante e tre ingressi, tutti e tre erano fuori rosa nelle rispettive squadre. Nella nostra testa faremo operazioni per migliorare la squadra”.

Buchel in uscita? “Non ho mai chiamato Buchel o il suo entourage per dirgli di trovarsi squadra, se lui ha idee diverse deve comunicarmelo, non è nelle nostre intenzioni. Per un anno e mezzo è stato il perno di questa squadra, noi vogliamo quel Marcel Buchel, dipende da lui. Tutti coloro che hanno qualità e vogliono conquistarsi il posto sanno cosa devono fare, a suon di allenamenti di qualità e a suon di prestazioni ogni calciatore in questa squadra ha la possibilità di giocare e di mettersi in mostra, vale per tutti. Se il Mister vede che un giocatore in allenamento e in partita fa quello che deve fare, è matematico che riconquista il posto, non vale solo per Marcel, ma per tutti”.

Centrocampo: “Dobbiamo sostituire l’uscita di Saric che, con l’infortunio di Gnahoré, non è stato sostituito. Sapevamo che, trattandosi di un infortunio lungo, avremmo dovuto colmare a gennaio quel tipo di lacuna”.

Rinnovi dei contratti in scadenza: “Faccio chiarezza: abbiamo iniziato rinnovando Quaranta e Collocolo, a Leali è stata fatta un’offerta precedente all’infortunio, il giocatore ha preferito prendere tempo, ho riavvicinato dieci giorni fa Leali e il suo entourage e mi hanno detto con serenità che vogliono aspettare un po’ e fare delle valutazioni. Su Leali non ho nessun dubbio sulla professionalità, il fatto di essere in scadenza non rappresenta un problema per il professionista che è. A breve si rinnoveranno i contratti di Falasco, Botteghin, Eramo che avevano il rinnovo con opzioni in base alle presenze. Proseguiranno con noi. Al capitano è stata fatta un’offerta in estate, anche lì si era preso del tempo, le interlocuzioni continuano, anche se col suo entourage si è valutato anche di rimandare tutto a giugno, ma non escludo che possa essere riaffrontato prima”.

Coda? “Non fa solo al caso dell’Ascoli, ma di tante squadre. Ancora non abbiamo fatto valutazioni su chi uscirà o su chi puntare. Ovvio che Coda è uno dei più importanti della categoria, sarei folle a dire il contrario, ma ad oggi dico che non c’è una trattativa per Coda. Nei prossimi giorni ogni società farà le proprie riunioni e valutazioni per decidere quali calciatori saranno in uscita perché hanno trovato poco spazio o perché hanno reso al di sotto delle aspettative. Noi abbiamo le nostre idee, che approfondiremo in questi giorni e decideremo il da farsi, compatibilmente con l’aspetto economico e con la disponibilità delle altre società”.

Bidaoui: “E’ il più penalizzato da questo sistema di gioco, sono anche rammaricato del fatto che è il lontano parente del calciatore ammirato l’anno scorso, quando è stato determinante. Nei prossimi giorni valuteremo col suo entourage le sue volontà”.

Iliev: “C’è una trattativa con una squadra bulgara, vediamo se ci saranno le condizioni per chiuderla nei prossimi giorni”.

Fontana: “Vediamo se riusciamo a mandarlo a giocare per testarlo, è un giovane con qualità, ma non ha lo spazio per mettersi in mostra”.

Fabbrini: “E’ una situazione quasi in chiusura, fra sei mesi scadrà il contratto, sarà nell’interesse suo e dell’entourage trovare una sistemazione”.

Salvi: “E’ in scadenza a giugno, valuteremo con lui e l’entourage la possibilità di andare a giocare, se c’è una soluzione più consona per lui… Va detto che è un ragazzo straordinario, che merita rispetto e considerazione, si allena sempre con grandissima professionalità, è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via, va fatto un applauso a questo tipo di ragazzi che, anche se non trovano spazio, hanno sempre mentalità e atteggiamento giusti, fatto da uno di 34 anni ha ancora più valore, dev’essere questo lo spirito di tutto il gruppo, ”.

Tsadjout: “E’ un giocatore che mi è sempre piaciuto, non so se è in uscita dalla Cremonese, credo sia una valutazione che non hanno ancora fatto, se dovesse essere in uscita può interessare”.

Portieri: “Baumann ieri non è stato convocato per scelta tecnica. Il nostro trittico ideale in estate era Leali, Guarna, Bolletta. Baumann l’abbiamo inserito per necessità dopo l’infortunio di Leali e per l’incertezza sui tempi di recupero. E’ un giocatore che non si è inserito benissimo nel nostro contesto, ha richieste, anche molte in Italia e all’estero, valuteremo con lui se riterrà opportuno andare a giocare”.

Mendes: “Sapevamo i rischi dell’operazione, nel senso che, quando si prende un giovane da un campionato straniero, gli va dato il tempo giusto. Siamo soddisfatti dell’approccio, Mendes è esemplare, professionista top, dà sempre tutto in allenamento e quando viene chiamato a giocare. Sapevamo delle difficoltà legate a sistema di gioco, lingua, tattica, alimentazione, è qui da quattro mesi ed escludo assolutamente che possa cambiare aria. Col tempo giusto farà vedere le sue qualità che ci ha già fatto intravedere in qualche scorcio di gara”.

Collocolo: “Resterà sicuramente con noi fino a giugno, poi vedremo, è difficile prevederlo, col rinnovo del contratto gli abbiamo dato fiducia, che sta ripagando sul campo, è un professionista esemplare”.

Giordano e i giovani: “Giordano è un 2001, una settimana fa ha compiuto 21 anni, siamo soddisfatti di lui e di tutti i ragazzi portati in estate, si sono approcciati a una categoria che non conoscevano. Giordano, Donati, Giovane, Lungoyi, Tavcar, sono tutti esordienti in B. Sulla corsia di destra sono super soddisfatto di Donati, ha fatto delle super partite, a Cosenza ha fatto anche gol, secondo me è una certezza di questa squadra, pur essendo un giovane. Poi sappiamo che i giovani hanno un rendimento altalenante, a destra forse dobbiamo fare un’uscita perché a livello numerico abbiamo qualcuno in più. Se cederemo, faremo qualcosa in entrata solo se avremo l’opportunità di migliorarci. Ritengo che questa squadra abbia il suo equilibrio all’interno dello spogliatoio – e questo dev’essere il punto di partenza – e abbia il suo equilibrio tecnico-tattico. A volte ci si rinforza anche cedendo, l’anno scorso con l’uscita di Sabiri, senza nulla togliere a lui,  questa squadra è sbocciata. Ricordo i tempi in cui ero qui con Mister Colomba e a gennaio, cedendo solamente, ci salvammo. Dovremo essere chirurgici negli ingressi prendendo calciatori che devono farci fare un salto verso l’alto. Ad oggi non vedo sul mercato calciatori di grandissima qualità, bisogna essere attenti nelle valutazioni”.

Bellusci: “Col 3-5-2 bisogna avere cinque centrali affidabili a livello numerico, sapevamo in estate di avere tutti centrali forti, dobbiamo continuare ad averne cinque forti perché lo richiede la difficoltà del campionato. Sono tutti titolari, a Quaranta abbiamo anche rinnovato il contratto perché in lui avevamo e abbiamo estrema fiducia, lo riteniamo affidabile. Bellusci l’anno scorso ha fatto un girone di ritorno grandioso, ci ha dato un grande contributo sotto tutti i punti di vista, in questo momento stanno giocando altri calciatori, lui è ascolano, resta un calciatore top, anche lui quando avrà l’opportunità farà la sua parte, è il primo tifoso di questa squadra, resta ed è un calciatore importante. Ad oggi c’è equilibrio con Simic, Botteghin e Quaranta, ma le partite sono tante, c’è spazio per tutti”.

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